mercoledì 16 dicembre 2015

Aperta la Porta Santa



Un appello alla giustizia e alla verità, che risana e rende liberi. Con questo messaggio l’amministratore apostolico Antonino Raspanti, per la prima volta a Santa Lucia del Mela, inaugura l’anno giubilare nella zona tirrenica del Vicariato, che si è ritrovata ai piedi della Concattedrale per attraversare la Porta Santa della Misericordia. Un percorso che parte da lontano e che ha designato la sede luciese, l’antica Prelatura Nullius, come seconda tappa del programma diocesano che, dopo Messina, condurrà i credenti oggi a Lipari e domani a Taormina per i riti giubilari. 
Invitando alla conversione dei cuori, in linea con il senso del Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco, mons. Raspanti ha ricordato la responsabilità individuale di ciascuno di noi nella lotta contro i mali che attanagliano la società siciliana, dalla corruzione all’arrivismo sfrenato. E, soffermandosi sulla figura di Santa Lucia, patrona principale dell’Arcidiocesi e della comunità luciese, ha esaltato l’importanza di «avere occhi per vedere la misericordia, che significa vedere i propri limiti, i propri peccati». 
Le parole dell’amministratore apostolico sono state affidate ai fedeli durante la concelebrazione del solenne pontificale a chiusura dei riti sacri della giornata, seguiti da migliaia di pellegrini arrivati dai centri tirrenici. Dalla parrocchia del Sacro Cuore, attraversando le strade cittadine, un lunghissimo corteo composto dai sacerdoti, dai ministranti, dai diaconi, dai seminaristi e dalle diverse comunità parrocchiali si è snodato sino alla Concattedrale, seguito dai rappresentanti delle amministrazioni comunali di Santa Lucia, San Filippo, Pace, Gualtieri, Condrò, Milazzo. Qui, dopo aver pronunciato le formule rituali, mons. Raspanti ha percorso la gradinata che conduce all’ingresso principale e ha spalancato, con un gesto simbolico e concreto, quella che ha definito «la porta del cuore di Cristo, aperta per tutti i cristiani purché riconoscano di essere bisognosi di misericordia». 
Al termine del pellegrinaggio, tuttavia, centinaia di partecipanti non sono riusciti ad accedere alla concelebrazione eucaristica, sostando in Piazza Duomo sino alla conclusione dei riti. Solo in serata, infatti, è stato possibile per loro attraversare la Porta Santa e raggiungere l’interno della Concattedrale. Un evento che ha richiesto misure eccezionali di sicurezza e che, per l’affluenza, ha fatto registrare cifre superiori alle previsioni della vigilia. Ieri sera si sono conclusi, infine, i festeggiamenti patronali in onore di Santa Lucia, spostati eccezionalmente in coincidenza con i riti giubilari. Una doppia festa popolare e religiosa, dal sapore storico, che ricorda un’altra pagina importante del recente passato come è stata la Beatificazione di mons. Antonio Franco, il cui corpo incorrotto riposa in Concattedrale.