giovedì 17 settembre 2015

Inquinamento ambientale, Santa Lucia del Mela non ci sta


RAM, IL SINDACO CAMPO E L'ASSESSORE ALL'AMBIENTE TORRE PRETENDONO CHIAREZZA
Fiamme anomale dalla torcia principale della Raffineria di Milazzo: è stato l'ennesimo stato di allarme a generare la presa di posizione ufficiale del Comune luciese, da dove, martedì mattina, è partito un esposto rivolto alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, ai Ministeri e agli Assessorati regionali all’Ambiente e a alla Salute, all’Organizzazione Mondiale della Sanità, al Presidente della Regione Siciliana, all’Arpa e ai componenti della tredicesima Commissione permanente Territorio e Ambiente del Senato, a firma del sindaco Nino Campo e dell’assessore all’Ambiente Rosario Torre, per chiedere chiarimenti sull’accaduto e maggiore tutela del territorio. Nel documento, che richiama il degassamento eccessivo dagli impianti avvenuto lunedì notte, proprio in concomitanza con l’attesa audizione nel comprensorio milazzese, si interrogano gli enti interpellati sulla quantità e la tipologia di gas liberati nell’atmosfera e su quali misure si vogliono seriamente intraprendere per la riduzione dell’impatto ambientale delle numerose fonti di inquinamento presenti nell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale, di cui Santa Lucia del Mela fa parte.
Sulla presenza di «gas e odori nauseabondi non meglio identificati» si chiede inoltre, in un’altra nota inviata martedì da Campo e Torre, di conoscere lo stato dell’arte del “Progetto di razionalizzazione del monitoraggio della qualità dell’aria in Sicilia e relativo Programma di Valutazione”, al fine di dotare anche l’Area ad Elevato Rischio di una rete di monitoraggio efficiente e adeguata alle esigenze del territorio, ribadendo la volontà di «operare nell’assoluto interesse della tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente». 

SANTA LUCIA DEL MELA ESCLUSA DALL'AUDIZIONE DELLA TREDICESIMA COMMISSIONE DEL SENATO
Il sindaco luciese e l’assessore all’Ambiente hanno inoltre lamentato l’esclusione dall’audizione di lunedì mattina che, come noto, non si è rivolta ai Comuni dell’Area ad Alto Rischio ma solo a quelli del “Sin” Milazzo-Valle del Mela. «Già in passato questo Ente ha interessato gli organi istituzionali deputati alla questione, non ricevendo molte volte nessuna risposta o, peggio ancora, ricevendo degli “ammonimenti” sulla competenza territoriale in merito alla problematica ambientale», si legge in una precedente richiesta, inviata lunedì mattina alla tredicesima Commissione del Senato, «e per la gravissima situazione in cui versa il nostro comprensorio, si chiede di voler concretamente affrontare e dare risposte ad un territorio che da troppo tempo risulta essere abbandonato dagli organi preposti per la bonifica ambientale, il monitoraggio e la diminuzione del carico inquinante».

CONTRO IL TERMOVALORIZZATORE
Il documento fa seguito alla proposta di una lettera congiunta al Presidente Crocetta, di cui il sindaco Campo e l’assessore Torre si fanno promotori, rivolgendosi alle amministrazioni comunali di Condrò, Furnari, Gualtieri Sicaminò, Merì, Monforte San Giorgio, Pace del Mela, San Filippo del Mela, San Pier Niceto, Saponara, Torregrotta, Valdina, Venetico e alla Consulta Ambiente del Comune di Milazzo, affinché si possa costituire un fronte comune per scongiurare la realizzazione di un termovalorizzatore/inceneritore nel Comprensorio del Mela.

(Katia Trifirò)