giovedì 5 febbraio 2015

Inquinamento, le nuove battaglie degli ambientalisti luciesi


Contrada Pattina, Via Tenente Bucca, Via Serri. Nomi di strade e quartieri come tanti altri, che non farebbero notizia se non fosse per un dato inquietante: l’aumento anomalo, negli ultimi anni, del numero di residenti ammalati e morti di tumore.
Parte da questa tragica realtà la richiesta di intervento presentata al Comune dall’Alsa, l’Associazione Luciese per la Salute e l’Ambiente sorta in seno alla società civile per sensibilizzare cittadini e istituzioni sui temi dell’inquinamento ambientale. Il documento mette in rilievo la presenza, nelle zone segnalate, di tralicci dell’alta tensione in prossimità delle case e si rivolge al sindaco Campo chiedendo di esercitare, attraverso l’intervento dell’Arpa e di ogni altro ente competente in materia, le funzioni di controllo e di vigilanza sanitaria e ambientale. Obiettivo, la verifica dell’eventuale superamento dei valori limite stabiliti dalla normativa vigente, la planimetria delle aree interessate e l’indicazione delle sorgenti fisse e mobili degli elettrodotti esistenti, l’accertamento delle altre possibili fonti di inquinamento, l’adozione delle opportune misure di precauzione e prevenzione previste dalla legge.
Tra le altre emergenze su cui punta l’attenzione l’Alsa, c’è quella delle discariche a cielo aperto presenti per le vie cittadine e lungo i torrenti Mela e Floripotamo, oggetto di un’altra specifica richiesta. A tale proposito gli ambientalisti luciesi, rappresentati dal presidente Salvatore Triolo, intervengono per chiedere al sindaco l’adozione urgente di forme alternative di conferimento dei rifiuti in discarica e l’apertura di un centro di stoccaggio per il i rifiuti speciali, previa adozione di un apposito regolamento in materia: mobilio, elettrodomestici, medicinali scaduti, scarti artigianali e tutto ciò che finisce per inquinare l’ambiente, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini. 
L’Alsa, che ha già condotto un’importante battaglia contro il CSS, il progetto di riconversione della centrale Edipower al centro delle proteste di altre associazioni ambientaliste, offre inoltre la propria disponibilità a condurre campagne di sensibilizzazione che possano coadiuvare l’ente comunale nell’adozione di misure a lungo termine per il corretto conferimento dei rifiuti.