domenica 26 ottobre 2014

Per non dimenticare: fiaccolata ad Archi un mese dopo l'incendio alla Ram


La lotta della Valle del Mela


Io non dimentico. E' questa la parola d'ordine che, a un mese dall'incidente alla raffineria, condurrà ancora una volta cittadini e associazioni ambientaliste per le vie di Archi, raccogliendo l'invito lanciato dall'instancabile padre Peppe Trifirò, uomo coraggioso in lotta da sempre contro i fumi velenosi che continuano a uccidere il popolo della Valle del Mela e di Milazzo. La fiaccolata, organizzata per domani alle 18 dalle parrocchie di Archi e Pace del Mela e dalle associazioni del territorio, si dirigerà da via Di Vittorio a Piazza Chiesa, dove sarà collocata una lapide per non dimenticare il dramma vissuto la notte del 27 settembre. 

Un gesto fortemente simbolico che lancia una richiesta ben precisa al governo nazionale e siciliano: il risanamento e la massima sicurezza per la vita, la salute, il lavoro e l'ambiente. "A nessuno deve sfuggire che un dossier del ministero della salute ha individuato i 44 siti più inquinati d'Italia ed a vincere il triste primato nella nostra Sicilia è proprio Milazzo", si legge nel volantino diffuso nei giorni scorsi da padre Trifirò per invitare la popolazione a far sentire la propria voce. Al termine, sarà inaugurato il Comitato ambientale intercomunale, formato dalle diverse anime del vasto movimento civile che lotta per la difesa della salute umana e dell'ambiente, sorto per volontà dei cittadini che, nelle diverse comunità colpite dall'inquinamento causato dal polo industriale, stanno facendo massa critica contro un'emergenza ambientale ogni giorno più allarmante.
Il coordinamento intercomunale sarà un organo collegiale di controllo, informazione e monitoraggio in materia ambientale e industriale, con un ruolo attivo promozione di iniziative utili a garantire l'effettiva tutela dei cittadini che vivono dell'Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale. Ne farà parte anche il Comitato Luciese Salute e Ambiente, che è intervenuto nel corso del consiglio comunale aperto organizzato lo scorso 15 ottobre dall'amministrazione Campo, presentando un documento sottoscritto da 250 cittadini per esprimere il proprio dissenso contro l'ipotesi del Css nella centrale termoelettrica di Archi.

I cittadini luciesi contro il CSS


“Nel comprensorio della Valle del Mela il CSS andrebbe ad aggravare una situazione ambientale già abbondantemente compromessa da inquinamento industriale che meriterebbe maggiore attenzione e monitoraggio, soprattutto dopo l’ultimo incidente verificatosi il 27 settembre all’interno della Raffineria di Milazzo”, si legge nel documento. Dopo aver riportato gli allarmanti dati scientifici che certificano nel territorio “livelli di mortalità (specie tumorale) e di morbosità straordinaria”, si richiede “un’altra seduta di consiglio comunale per deliberare tramite votazione, che ci auspichiamo sia all’unanimità, sul netto rifiuto all’utilizzo del CSS”, sulla scia dei sette Comuni che si sono già espressi in tal senso. 

Il consiglio comunale aperto si è protratto per oltre 4 ore, durante le quali sono intervenuti diversi consiglieri e assessori, oltre al sindaco Nino Campo. Filo conduttore, la necessità di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini dagli effetti del polo industriale nell’area ad alto rischio e, ancora una volta, le responsabilità istituzionali e le falle del sistema di informazione e intervento seguite all’incendio alla Ram
Solo a metà della seduta sono stati ascoltati i cittadini e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste del territorio. A fare fronte comune, a difesa del territorio dall’inquinamento e contro l’ipotesi CSS, sono intervenuti, tra gli altri, padre Peppe Trifirò, Peppe Maimone (Adasc) ed Egidio Maio (Zero waste). 
Tranne qualche caso, la seduta è stata disertata dai rappresentanti della politica regionale e nazionale invitati. Presenti nel pubblico alcuni amministratori dei Comuni vicini e il dott. Eugenio Cottone (Ordine dei Chimici), che è intervenuto sulla necessità di non transigere sui controlli reali e sulla sicurezza, ma anche sulla debolezza del sistema di monitoraggio.


L'inquinamento sul tavolo dei consiglieri

"Riconversione centrale Edipower/A2A San filippo del Mela - Contrarietà all'utilizzo del Css - Combustibile Solido Secondario". E' questo uno dei punti all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale convocato per mercoledì 29, durante il quale si prenderà atto della linea espressa con fermezza dai cittadini  sulla necessità di contrastare qualunque ipotesi di nuove fonti di inquinamento sul nostro territorio. Tra gli altri argomenti, la richiesta al governatore Crocetta di proporre al presidente del Consiglio Renzi la revisione delle norme contenute nel decreto "Sblocca-Italia" relativamente all'articolo 38, che "prevarica ogni pianificazione locale e viola la sovranità amministrativa regionale e comunale". All'attenzione dei consiglieri, anche un punto sulla necessità di tutelare maggiormente i cittadini dell'Area ad Elevato Rischio di crisi Ambientale del comprensorio del Mela, chiedendone l'equiparazione alle aree previste nella legge 06/02/2014 n. 6 e intervenendo sul decreto che riguarda le "Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate".