giovedì 6 marzo 2014

Carnevale luciese...è qui la festa!



Tra api e Cataletto
Non ha nulla da invidiare alle più famose manifestazioni carnevalesche siciliane, dai centri del comprensorio sino ad Acireale. Sebbene sia alla sua prima edizione, il Carnevale storico luciese ha sorpreso tutti coinvolgendo l'intero paese in una grandissima e colorata festa. 
Centinaia di visitatori e di luciesi, a quarant'anni di distanza dall'epoca in cui il Carnevale era la festa più attesa, hanno affollato senza sosta, domenica e martedì, le due piazze principali, trasformate in veri e propri teatri all’aperto per l'evento cinquecentesco del “Cataletto”, rievocato in una suggestiva atmosfera notturna da attori e figuranti. Memoria storica e partecipazione i segreti del successo della manifestazione, che, tra fuochi d'artificio e il rogo spettacolare di martedì sera, ha riservato numerose sorprese e divertimento al pubblico accorso da ogni parte della provincia.
Ma la vera novità è stata l'allegria contagiosa della sfilata delle motoapi, protagoniste assolute di un corteo lunghissimo e animato, che ha sfilato per le vie del paese. Con estro, abilità e fantasia, ricorrendo a materiali disparati, luci e costumi a tema, ben otto gruppi hanno utilizzato questo tradizionale mezzo di trasporto per allestire il proprio "carro" allegorico, dando vita a performance creative e satiriche, in grado di divertire e stimolare, in alcuni casi, la riflessione.
Per premiare la creatività di ciascuna "ape di Carnevale", in un concorso che si accinge a diventare appuntamento fisso, il Blog del Mela, che ho organizzato le due giornate, ha voluto premiarle una per una con speciali menzioni d'onore, perché tutte hanno rivelato la fantasia e l'originalità di chi le ha allestite, pensando ai costumi, alle luci, agli effetti speciali e agli addobbi, che hanno reso ogni creazione unica e spettacolare: l'ape più ALLEGRA (l'ape-llerossa), la più ORIGINALE (l'ape-luria), la più COINVOLGENTE (l'ape-ritivo), la più AFFOLLATA (lapa-zza), la più GIOVANE (l'ape-ppa pig), la più COORDINATA (l'ape-maia), la più TRASGRESSIVA (l'ape-ccatrice).

I vincitori del concorso "I lapi di Cannaluari - U paisi di lapi"
Il concorso delle motoapi di Carnevale si è concluso con la premiazione delle creazioni più originali e dei travestimenti più riusciti, a cura di una giuria di qualità e del Blog del Mela. Una giuria composta dall'architetto Sabrina Formica, il fotografo Carlo Aloi, il presidente della Pro Loco di Barcellona Andrea Italiano, l'esperta di Beni culturali Laura Mauro e l'architetto Marco Trifiletti hanno decretato come vincitrice, con 3 voti su 6, "Lapa-zza", con la seguente motivazione: "perché ha evocato in tutti noi quel sentimento dimenticato che è l'arte di arrangiarsi nel travestimento, nella semplicità, com'è è nelle nostre radici e nei nostri ricordi. Chi di voi non si è mai travestito da bambino, con tutto quello che trovava in casa? Erano altri tempi? No! Loro lo hanno fatto oggi e ci hanno emozionato!".

L'ape vincitrice: "Lapa-zza"

Il premio speciale del Blog del Mela è andato, invece, a "L'ape-ccatrice", con la seguente motivazione: "perché è riuscita a coniugare il divertimento con una pagina letteraria fondamentale della nostra tradizione culturale, quella dell'inferno dantesco, evocato da 7 figure femminili e da un intero gruppo di personaggi balzati fuori dalla Divina Commedia, rappresentata anche dalla maschera del sommo poeta. Abbiamo voluto premiare la cura dei dettagli, visibili sia nella realizzazione allegorica dell'ape che nella ricercatezza dei costumi, e la complessità della messa in scena, che ha trasformato il gruppo di maschere in attori di una vera e propria performance teatrale". 


L'ape vincitrice del Premio Blog del Mela: "l'ape-ccatrice"

Con un pizzico di ironia abbiamo poi voluto premiare le maschere più belle del 2014, l'ape regina e uno dei pellerossa del gruppo omonimo, per celebrare la tradizione che prevedeva, storicamente, l'ambita fascia di "Reginetta di Carnevale", omaggio soprattutto alla bellezza delle partecipanti ai classici veglioni casalinghi degli anni '50 - un premio talmente desiderato dalla giovani fanciulle al punto che, ci dicono i bene informati, non mancavano le "raccomandazioni" per ottenerlo e primeggiare sulle altre -.











Le api in concorso

Guardiamo da vicino, adesso, le meravigliose creazioni dei gruppi che hanno partecipato alla prima edizione del concorso, riportando la descrizione che ci hanno fornito i responsabili di ciascuna ape:

L'ape-ppa pig è stata ideata e realizzata da Giuseppe e Giulia De Gaetano con l'aiuto di mamma e papà. Il tema "Peppa" è stato subito condiviso senza nessuna esitazione da tutto il gruppo. La versione allegorica della simpatica maialina è stata divertente da realizzare anche perché ispirata all'esilarante versione catanese che spopola sul web (infatti sentirete le musiche e le voci di 'Peppa a Pocca'...) e quindi ecco Peppa pig, il suo fratellino George e le loro amiche Susy la pecora e Rebecca coniglio. Questa lapa rappresenta la macchina di Peppa con una simpatica faccia da maialina per ricordarvi che... "A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE E CHI SI OFFENDE E' UN MAIALE!!!"



Ecco L'ape-maia, realizzata da un gruppo di amici che ha scelto la tematica ispirandosi al dialetto "santalucioto". Il termine dialettale "lapa" indica infatti sia la motoape che il piccolo insetto giallo e nero che ronza di fiore in fiore, quindi come non dedicarla all'ape insetto più famosa del mondo che negli anni '80 ha incantato grandi e piccini con le sue avventure? Questo alveare è composto da una famiglia di api con in testa la loro splendita Regina che grazie al fuco guida tutte le piccole apine operose riunite in sciame a svolazzare per le vie del paese per farci conoscere il loro fantastico mondo. Speriamo che non si pungano! SI SALVI CHI PUO'!!!!!!!! ZZZZZZZZZZZ




L'ape-luria ha appunto come tema la peluria. Chi non nè ha un po' sparsa per il corpo? Credo nessuno! Questo argomento può a primo impatto suscitare ilarità al solo pensiero di dove essa sia ben depositata sul nostro corpo, ma è proprio grazie ad essa che è nato un nuovo mestiere: l'estetista, oggi unico antagonista dei peli superflui. Ma andando indietro nel tempo possiamo vedere come invece il pelo e la peluria avessero ruoli importanti anche dal punto di vista seduttivo. E' infatti la scimmia il primogenito dell'uomo la quale si evolverà per dinvetare cavernicolo ma pur sempre peloso. Nel Medioevo la peluria era l'identificativo dei maghi. Negli anni '70 gli hippie e i Cugini di campagna diventavano idoli da imitare sia nello stile che nel comportamento, e arriviamo infine ai nostri giorni in cui le donne e gli uomini pelosi per natura cercano di migliorare la loro estetica ricorrendo alla figura dell'estetista. Sono proprio tutti i personaggi appena citati, i protagonisti di questa lapa: ecco a voi ogni tappa dell'evoluzione della peluria dalla preistoria fino ai giorni nostri. BUON DIVERTIMENTO!!!




L'ape-ccatrice realizzata dall'associazione "Antiche Torri": si tratta di una rappresentazione ironica dell'inferno dantesco. Dante, accompagnato da Virgilio, viene coinvolto in un turbinio di anime dannate, guidate dal nocchiero Caronte. Animano il percorso infernale 7 anime femminili che rappresentano i 7 peccati capitali: ira, accidia, lussuria, avarizia, superbia, gola e invidia, le anime innamorate di Paolo e Francesca, il custode cerbero. Su tutti primeggia la figura di Lucifero, demone infernale, che con il suo forcone punge le anime dei dannati.


Lapa-zza nasce dalla voglia di un gruppo di amici che ha pensato al carnevale come ad un momento di pazzia e divertimento! Infatti è stato scelto questo nome proprio per realizzare la pazzia! Abbiamo cercato di trasformare la nostra motoape facendola diventare una dottoressa che cura i "pazzi" sotto varie forme, e al contempo è pazza anche lei. Visti i tempi di crisi abbiamo realizzato la nostra opera utilizzando materiali di riciclo come ad esempio lenzuola vecchie, luci natalizie e nastri. Il nostro abbigliamento è semplice e comune, infatti abbiamo utilizzato camicie da notte, pigiami che richiamano l'abbigliamento tipico ospedaliero, ma anche abbigliamento estroso e divertente abbinando capi multicolor!





L'ape-ritivo realizzato dall'associazione "Mediterraneo". L'aperitivo non è un atto fine a se stesso, ma bensì un percorso, quindi perché non farlo in questo concorso...? Perchè l'ape? Ma soprattutto... perchè l'aperitivo? Apparentemente non c'entrano per nessun motivo; una il simbolo della fatica, l'altro della scansa... fatica! L'aperitivo è condivisione, conversazione, amichevolizzazione, nonchè... "brindisi". "CON DELLA LAMIERA E UN PO' DI CARTONE REALIZZAMMO IL BICCHIERONE."




L'ape-llerossa: L'intuizione di rappresentare i pellerossa è nata dalla fusione delle idee del baby consiglio comunale e del gruppo protezione civile junior. Abbiamo questa tematica perchè siamo sempre stati attratti dalla cultura degli indiani, dal loro stile di vita e dl loro ambiente. Inoltre, ci hanno ispirato perchè il loro mondo pieno di colori vivaci ci aiuta a vivere la nostra adolescenza con più gioia e serenità. Abbiamo unito tutte le nostre forze, le nostre capacità per esprimere al meglio le nostre idee... lavorando con sinergia... speriamo di essere stati all'altezza sei maestosi Indios.


E, fuori concorso...
Lapa-pamobile, realizzata dal Blog del Mela!!!




Tutto questo non sarebbe stato possibile senza i figuranti del "Cataletto", le associazioni e  i gruppi che hanno partecipato, gli sponsor, il supporto dell'amministrazione comunale e dell'assessorato al turismo rappresentato da Rosario Torre, tutti i volontari che ci hanno dato una mano affinché, per due giorni, mettendo da parte affanni quotidiani e pensieri tristi, il divertimento e l'allegria fossero la giusta medicina...
Grazie a tutti e arrivederci al 2015!