martedì 21 maggio 2013

Beatificazione, ultimi atti in attesa del 2 settembre

La solenne celebrazione in Cattedrale

Katia Trifirò – 2 Settembre 2013. Dopo quattro secoli, ha finalmente una data la beatificazione del “Servo di Dio” mons. Antonio Franco, attesa con trepidazione da tutta la comunità di fedeli che lo venera ben oltre i confini diocesani. A comunicarlo, l’Arcivescovo Calogero La Piana, nel corso della solenne celebrazione che ha avviato le fasi conclusive del processo. Un lunghissimo applauso liberatorio, seguito all’annuncio di mons. La Piana, è partito spontaneo dalla folla che ha gremito la Cattedrale luciese per tutta la durata della funzione. Un applauso in cui è racchiusa la grande commozione per un evento in cui, secolo dopo secolo, anno dopo anno, intere generazioni hanno sperato e che, finalmente, è destinato a diventare realtà. 
L’ultimo atto prima della beatificazione del venerabile mons. Franco, Prelato ordinario della “Prelatura Nullius” di Santa Lucia del Mela, riguarda la ricognizione del corpo, custodito in Cattedrale, dove è meta di continui pellegrinaggi di fedeli che si inginocchiano al cospetto delle sue spoglie incorrotte pregando e richiedendone l’intercessione. Parte di una collaudata e secolare procedura della chiesa, la ricognizione canonica risponde alla responsabilità storica di garantire, attraverso tecniche adeguate, una prolungata conservazione del corpo santo, per permettere anche alle generazioni future la possibilità di venerare le sacre reliquie.  
«Sono lieto di condividere con voi questo giorno di festa così atteso» ha esordito l’arcivescovo, ripercorrendo le tappe salienti della causa di beatificazione, tentata sin dalla morte di mons. Franco, avvenuta in odore di santità proprio il 2 settembre del 1626, e avviata definitivamente il 30 dicembre del 1975. La conclusione del processo diocesano, il 23 maggio del ’93, la promulgazione del decreto di riconoscimento delle “virtù eroiche”, il 14 gennaio 2011, il riconoscimento di un miracolo attribuito alla sua intercessione, il 20 dicembre dell’anno scorso, hanno costituito momenti fondamentali e propedeutici alla celebrazione solenne a cui la chiesa di Messina, Lipari, Santa Lucia del Mela si sta preparando. 
La ricognizione canonica, autorizzata dalla Congregazione per le cause dei Santi, sarà affidata ad una apposita commissione nominata per decreto arcivescovile, i cui componenti si sono insediati ieri dopo il giuramento solenne. Si tratta del vicario foraneo don Paolo Impalà, delegato da mons. La Piana a presiederne le varie fasi di svolgimento, e dai componenti della Curia don Francesco La Camera, promotore di giustizia, e don Giuseppe Turrisi, notaio attuario. Della commissione fanno parte, inoltre, due esperti, Dario Piombino e Jens Klocke, dei musei Reiss-Engelhorn di Mannheim, i quali applicheranno le tecniche di restauro e conservazione sperimentate a livello mondiale per la mummificazione dei corpi. 
Le operazioni di ricognizione iniziano stamattina, nella chiesa dei Cappuccini, dove la cassa di cristallo contenente il corpo di Antonio Franco è stata trasportata ieri al termine della funzione, con un lunghissimo corteo guidato dall’Arcivescovo e seguito dalle autorità religiose, civili, militari e da una grande moltitudine di fedeli. Qui si sono conclusi i riti celebrativi, che proseguiranno nei prossimi mesi in attesa di settembre.