domenica 27 novembre 2011

Emergenza alluvione, nuovi sgomberi

Continua ad allungarsi drammaticamente l’elenco dei cittadini costretti a lasciare le proprie abitazioni. Con nuove ordinanze di sgombero emesse oggi, altre tre famiglie, residenti  nelle contrade San Rocco, Margone e Scardia, si aggiungono alle nove già sfollate nei giorni scorsi. L’accoglienza a casa di parenti e amici, più fortunati perché risparmiati dal fango, non basta a cancellare l’amarezza e la paura, ma soprattutto l’incertezza sui tempi di soluzione dell’emergenza. Nel corso di un incontro con le famiglie evacuate, convocata stamattina dal sindaco e dal responsabile della funzione di assistenza alla popolazione, i rappresentanti regionali di protezione civile hanno assicurato un interessamento urgente e immediato. Nessun chiarimento, invece, su quando il disagio potrà avere fine.
In merito ai cittadini sfollati, intanto, il Comune luciese ha richiesto alla Prefettura di Messina e al Dipartimento di protezione civile regionale di conoscere le determinazioni sul risarcimento previsto per le spese sostenute e per quelle ancora da sostenere. Per ciò che riguarda il territorio, colpito per intero da frane e smottamenti, ma anche da esondazioni dei due torrenti, la situazione continua a mantenersi critica, specialmente sul piano della viabilità e della sicurezza.
A rilevarlo sono i vertici della protezione civile provinciale (Manfrè) e regionale (Lo Monaco), che hanno effettuato diversi sopralluoghi. Le aree a rischio sono state monitorate dall’arch. Sorace (dipartimento regionale) e dall’ing. Sciacca, ingegnere capo dell’Ufficio del Genio Civile di Messina. Condizioni particolarmente gravi sono state riscontrate nelle contrade Margone, Rossellina, Misericordia, Brammicà e Femminamorta. Qui, stamattina, un gruppo di volontari della protezione civile comunale si è recato a prestare soccorso alle tante famiglie in difficoltà, ancora preda del fango che ha invaso le abitazioni.
Altre squadre sono state impegnate nella via San Rocco, area del centro storico interessata da una frana che ha determinato l’evacuazione di alcuni nuclei abitativi, così come avvenuto negli altri quartieri maggiormente colpiti. I volontari supportano inoltre l’attività delle ditte incaricate di rimettere in piedi la funzionalità delle infrastrutture viarie danneggiate, dove, ancora adesso, non può essere garantito un transito ottimale.