mercoledì 5 ottobre 2011

Muore a 36 anni per la puntura di un calabrone

LA CRONACA Incredulità e stupore nella comunita luciese per la morte di Nunzio Papale, 36 anni, morto improvvisamente lunedì mattina dopo essere stato punto da un calabrone. Vani sono stati i soccorsi.
Secondo la ricostruzione dei fatti, il giovane si trovava all'aperto fuori dalla propria abitazione quando, preoccupato per essere stato punto da un grosso calabrone, si è recato dalla madre per chiedere assistenza. La donna si è subito rivolta ad una vicina di casa, infermiera di professione, ma non c'è stato neppure il tempo di intervenire per praticare una iniezione, che forse avrebbe consentito che le cose andassero diversamente: Nunzio era già morto nel bagno di casa, dove era entrato per rinfrescarsi il volto gonfio per effetto della puntura. Causa della morte, sembrerebbe un probabile shock anafilattico, dovuto ad una allergia mai scoperta alla puntura di calabrone.
A scoprire il corpo senza vita è stata la madre stessa che, vedendo il figlio ritardare, ha forzato la porta e lo ha trovato caduto sul pavimento privo di sensi. Immediatamente è stato allertato il 118 dell'ospedale di Milazzo ma lo staff medico, giunto sul posto, non ha potuto fare altro che constatare l'avvenuto decesso. Momenti di disperazione per l'anziana madre, visitata nella sua abitazione di contrada Santa Maria da moltissimi vicini e compaesani, arrivati numerosi non appena, nel corso della mattinata, si è diffusa la notizia.
Un'esistenza sfortunata, quella di Nunzio Papale, segnata da un grave incidente stradale che, anni fa, aveva scosso la comunità: oltre ad aver subito gravi danni, il giovane era infatti rimasto diversi giorni in coma. Dopo una lunga riabilitazione e grazie a tanta volontà, Nunzio era riuscito, anche se con inevitabili difficoltà, a riprendere in mano la propria vita. Era facile vederlo ogni mattina a bordo della propria Motoape, impegnato come operaio, benvoluto da tutti. Ma la sua vita, strappata già una volta alla morte, è stata spezzata per sempre da una tragica fatalità in una bella mattina di ottobre.

LA SCHEDA Credenze popolari, falsi miti e rimedi salvavita

Le punture d’insetto con pungiglione sono particolarmente sgradevoli e sovente possono creare diversi problemi a chi viene punto ripetutamente.
Tuttavia, il rischio di essere punti può essere eliminato mediante la distruzione dei nidi di vespa all’interno o in prossimità dell’abitazione e adottando alcune precauzioni base quando ci si trova in ambienti esterni.

Allergie alle punture d’insetto con pungiglione

Alcune persone sono più sensibili di altre ai pungiglioni degli insetti, in particolar modo i bambini. Tuttavia, il gruppo principale a rischio è rappresentato dal 3% della popolazione che presenta un’allergia al veleno presente nel pungiglione. Una reazione allergica alle punture d’insetto con pungiglione può svilupparsi in qualsiasi momento anche se non si è presentata alcuna reazione nel corso di una precedente puntura.
Chiamare immediatamente un’ambulanza in caso di reazione allergica grave conseguente ad una puntura di ape o vespa.
Tra i vari sintomi ricordiamo svenimento, vertigini, nausea, difficoltà respiratorie o gonfiore localizzato.

Api e vespe e punture d’insetti

Le punture di api e vespe non devono essere confuse con le comuni punture d’insetto.
Un insetto utilizza il suo pungiglione quale arma di difesa quando percepisce un pericolo per se o per la sua colonia. Questo insetto punge iniettando veleno all’interno o sotto la pelle. L’effetto è immediato e da luogo ad una sensazione di scottatura particolarmente dolorosa.
Mentre il pungiglione viene utilizzato quale arma di difesa, gli insetti pungenti comuni pungono per nutrirsi di sangue. Per dare agli insetti il tempo necessario per nutrirsi, le punture degli insetti si sono evolute in modo tale che il dolore non venga avvertito, come avviene per i pungiglioni (nonostante la puntura di una formica volante risulti particolarmente dolorosa).

Insetti con pungiglione

Gli insetti più comuni che utilizzano il pungiglione quale arma di difesa sono le vespe (ivi compresi i calabroni) o le api. Le vespe sono molto più aggressive e possono pungere anche senza venire esplicitamente provocate.
Le api pungono più difficilmente, solitamente si difendono quando vengono pestate o allontanate con le mani. Il segnale principale di una puntura d’ape consiste nella presenza del suo pungiglione all’interno della pelle e la sacca venosa continuerà a pompare veleno per più di un minuto.
Al contrario, l’unico segnale della puntura di vespa o di calabrone è rappresentato da un piccolo foro della puntura.
Sia che si venga punti da un’ape o da una vespa, l’area intorno alla puntura mostrerà un rapido rossore e si formerà una piaga rialzata (fluido sottopelle). La piaga tenderà a ridursi dopo qualche ora ma il pizzicore rimarrà per più di un giorno.

Trattare una puntura di ape o vespa

Contrariamente alle credenze popolari, la puntura di vespa non è alcalina e la puntura d’ape è solo leggermente acida. La chimica di una puntura è molto più complessa e pertanto le cure tradizionali consistenti nel mettere a bagno l’area interessata dalla puntura in aceto, o l’area interessata da una puntura d’ape in soda bollente fornirà unicamente un sollievo di breve durata. Tuttavia, vi sono precauzioni pratiche che possono essere adottate.
Nel caso di una puntura d’ape, il dolore potrà essere ridotto significativamente se il pungiglione viene rimosso immediatamente. Questa operazione deve essere eseguita con la massima attenzione utilizzando le unghie, le pinzette o una lama affilata- tuttavia, prestare la massima attenzione a non premere la sacca della puntura, in caso contrario verrà iniettata nella ferita una quantità maggiore di veleno.
Lavare la ferita con sapone e acqua e quindi ridurre il gonfiore immergendo l’area interessata in acqua fredda o coprendola con del ghiaccio all’interno di un panno (non applicare direttamente il ghiaccio sulla pelle).
Per eliminare il pizzicore applicare un prodotto antistaminico per morsi e punture o assumere un antistaminico per via orale (una “compressa per febbre da fieno”).
Può essere inoltre applicata una lozione alla calamina per raffreddare la ferita e alleviare il pizzicore. Se il pizzicore risulta particolarmente intenso, consultate il vostro farmacista per la somministrazione di una pomata a base di steroidi.

Sintomi di una reazione allergica

Per le persone che presentano una allergia moderata alle punture di api e vespe, si può verificare un maggior gonfiore generalizzato intorno alla ferita. Consultare il proprio medico se il rossore è intenso e persistente.
Chiamare immediatamente un’ambulanza se si presenta uno qualsiasi dei seguenti sintomi entro 30 minuti dalla puntura:
■Gonfiore localizzato a livello della gola, bocca o lingua suscettibile di limitare la funzionalità respiratoria
■Sibilo, soffocamento o incapacità di prendere fiato
■Svenimento, intorpidimento o mal di testa
■Dolore localizzato a livello del torace
■Nausea o crampi addominali

Ricordatevi sempre che le allergie alle punture d’insetto si possono sviluppare in qualsiasi momento.
Chi è stato punto in due o più occasioni negli anni precedenti è ad elevato rischio di sviluppo di un allergia.
Un altro gruppo ad alto rischio è rappresentato da coloro che soffrono di altre allergie (come al polline o agli insetti).

Prevenire le punture d’insetto con pungiglione

Le persone sensibili alle punture d’insetto devono prestare la massima attenzione al fine di minimizzare il rischio di essere punti, ci sono tuttavia precauzioni pratiche che si possono mettere in atto.
Per evitare di essere punti quando ci si trova in ambienti esterni, adottare le precauzioni seguenti:
■Evitare di indossare colori troppo appariscenti e fragranze intense come profumi e deodoranti in quanto suscettibili di attirare gli insetti
■Indossare maglie a maniche lunghe, pantaloni, scarpe e cappelli al fine di ridurre al minimo l’esposizione della pelle
■Utilizzare spray repellenti per insetti sulla pelle esposta
■Utilizzare prodotti repellenti per insetti o candele repellenti quando si staziona all’aperto
■Evitare di lasciare esposte bevande dolci o cibo
■Controllare che non vi siano api prima di sedersi, sdraiarsi o comunque prima di stazionare in un luogo all’aperto
■Evitare aree nelle quali sono presenti colonie di vespe come frutteti
■Indossare guanti se si raccoglie la frutta caduta al suolo

Non tentare per nessun motivo di schiacciare vespe o api. In caso contrario aumenterà il rischio di essere punti e ilr ischio di attirare lo sciame.
Non utilizzare le braccia per allontanare gli insetti e non compiere movimenti affrettati suscettibili di attirare gli insetti. Se si accede ad un’area caratterizzata da una presenza massiccia di api o vespe, camminare lentamente e allontanarsi dall’area.

Insetti pungenti all’interno delle abitazioni o in giardino

Se una vespa rimane intrappolata all’interno della vostra abitazione, è possibile eliminarla mediante l’impiego di uno spray Insetticida per mosche e vespe.
Tuttavia, le api possono essere utili per l’ambiente e non devono essere uccise ogni volta che risulti possibile farlo in sicurezza.
Se è presente un numero elevato di vespe o api all’interno della vostra abitazione o del vostro giardino, probabilmente è presente un nido nelle immediate vicinanze.
E’ di fondamentale importanza distruggere i nidi il prima possibile. Le vespe diventano più aggressive sul finire della stagione estiva, pertanto è più sicuro eliminare il nido il prima possibile.