giovedì 3 dicembre 2009

La causa di beatificazione in cifre

I primi tentativi per ottenere ufficialmente il riconoscimento di "beato" per Mons. Antonio Franco risalgono agli anni immediatamente successivi alla sua morte (1626). Da allora, 383 anni dopo, il processo di beatificazione è stato aperto per ben sette volte. L'ultima, vent'anni fa, sembra essere quella definitiva: la Commissione dei Teologi, riunitasi a Roma, ha infatti espresso parere favorevole sulla “Positio Historica”, fondamentale per l’avanzamento del processo. Il documento, in cui si testimoniano gli eventi eccezionali che costellano la vita di Mons. Franco, per nove anni prelato ordinario della Prelatura Nullius di Santa Lucia del Mela, è una ricostruzione storica di 348 pagine.
Il preventivo delle spese necessarie per completare l'iter burocratico della causa è pari a un totale di 61 mila euro. Le somme già pagate corrispondono a 36.300,00 euro. Di conseguenza, mancano ancora 24.700,00 euro.
Nel dettaglio, le voci riguardano i compensi e il rimborso spese per l'ufficio del Postulatore (20.000,00 euro); le spese per la stampa e la rilegatura della "Positio" (10.500,00 euro); il versamento alle varie commissioni consultive (12.000,00 euro); le pubblicazioni e lo studio del miracolo, da riconoscere presso l'apposita sede (10.000,00 euro); il compenso al relatore della "Positio" per lo studio e la valutazione del documento (2.000,00 euro); le spese per la stampa dei pareri della commissione teologica e del collegio dei cardinali (5.000,00 euro); la tassa per la bolla papale (1.500,00 euro).

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